Il Riso Rosso integrale nasce dall'incrocio del riso Venere con risi di qualità indica. Rispetto al riso Venere ha una colorazione meno intensa che non è dovuta alla minore concentrazione di antiossidanti (antociani) contenuti nel chicco, ma ad una diversa tipologia degli stessi.
Il suo chicco, alla vista allungato, è caratteristico per la sua croccantezza e il suo profumo di pane appena sfornato. Il Riso Rosso integrale integrale, 100% naturale e coltivata in assenza di pesticidi, richiede un tempo di cottura di circa 35 minuti e risulta particolarmente indicata per la preparazione di ottimi e gustosi contorni oppure per appetitosi risotti di mare.
Per chi si chiede come sia possibile coltivare il riso in una terra arida come la Sicilia, è bene sapere che la storia del riso italiano iniziò proprio al Sud, quando gli arabi portarono questo cereale in Sicilia intorno all'anno Mille. Ai siciliani fu anche insegnato a coltivarlo nelle prime risaie dell'isola che sorgevano nella Piana di Catania, nella Piana di Ribera, di Lentini e di Gela, fino al regio decreto che le vietò nel 1861. Perché Si diceva per la malaria ma, in realtà , i Savoia mal sopportavano la concorrenza con il riso piemontese.
Oggi questo riso viene coltivato in una terra avara di precipitazioni quale è la Sicilia, impiegando il sistema di irrigazione a scorrimento turnata che permette di usare circa il 60% in meno di acqua rispetto alle tradizionali coltivazioni in sommersione. Il risultato è un riso gustoso e biologico e al 100% Siciliano.